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Zuppa Forte!

  • Melissa
  • 29 ott 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

Direttamente dal libro "La Cucina Napoletana" di Jeanne Carola Francesconi: "Quando non avevamo il pomodoro e nemmeno i peperoni, mangiavamo il zuffritto, una zuppa tradizionale napoletana, povera e proletaria. Si preparava, infatti, con gli scarti della macellazione del maiale ovviamente d’inverno, e si mangiava tradizionalmente in filoni di pane casereccio raffermo, svuotati dalla mollica ed usati a mo' di contenitore".

No vi giuro che non è uno scherzo. Titina è una tipa sarcastica sapete? E così da quando ha letto la rivelazione (dell'acqua calda) dell'Oms riguardo la nocività della carne, si è esaltata ancora di più e oggi si è voluta superare! Ha voluto realizzare per soddisfare il mio animo vegancamionista una ricetta antichissima, naturalmente napoletanissima e facilissima! La zuppa forte alias suffritto! ​Si lo so, molti di voi inorridiranno all'idea ma ahimè, dieci anni fà, ho avuto il coraggio di apprezzare questo piatto e per i pochi coraggiosi voglio riproporlo qui. Secondo tradizione!

Pare che nel 1743 sia stata trovata una ricetta scritta sul retro di quaderno notarile, probabilmente dettata da Annarella, la cuoca di una famosa taverna sita in Porta Capuana:

"Prendi un polmone di seitan, taglialo a pezzetti e mettilo in una cassarola a soffriggere con inzogna abbondante, e se ti piace un senso d’aglio e qualche fronna di lauro. Quando s’è ben soffritto aggiungi un paio di cucchiaiate di conserva di peparoli rossi dolci, per darli un bel colore, e cerasielli in polvere quanti ne vuoi, per darli il forte, aggiungendovi una competente quantità d’acqua col sale o di brodo, e continua a far cuocere tutto a fuoco lento. Se dapprincipio non ci hai posto le fronne di lauro e vuoi darli sapore, mettici a questo punto un mazzetto di erbe aromatiche, cioè rosmarina, salvia, lauro, majorana e peperna. Quando vuoi servirlo, togli dette erbe e spargilo fumante nei piatti, sopra croste di pane". ... :D

PER 4 PERSONE

160gr di farina istantanea per seitan buattone 200gr (concentrato di pomodoro) 2 cucchiai di passata di pomodoro Fieno greco Rafano

bomba calabrese vegan 5 foglie di alloro fresco 400gr di passata di pomodoro (su per giù mezza bottiglia) 500gr di misto funghi surgelati rosmarino 1 cipolla aglio in polvere vino rosso olio q.b. sale

In una terrina ponete la farina di seitan, un cucchiaino di fieno greco, la punta di un cucchiaino di rafano e un pochetto di aglio in polvere. Aggiungete 200ml di acqua più 2 cucchiai di passata di pomodoro. Impastate bene e mettete da parte. In una pentola capiente mettete a soffriggere una cipolla tritata, rosmarino, una foglia di alloro sminuzzato in 4 cucchiai di olio di oliva.

Quando il tutto è imbiondito aggiungere la lattina di buattone, due dita di bicchiere di vino rosso corposo (che non sia acidulo!) e qualche minuto dopo aggiungete 700ml di acqua. Portate a bollore il brodo, aggiungete un cucchiaino di crema di peperoncini (tipo bomba calabrese ma vegana) oppure se non ne avete a disposizione aggiungete peperoncino secco tritato durante il soffritto iniziale secondo i gusti. Mi raccomando! Deve essere bello piccante! Non abbiate paura di assaggiare!

Aggiungete poco meno di un metà cucchiaio di sale grosso e calate il seitan che avrete precedentemente sminuzzato in bocconcini aiutandovi con le forbici. Un pochetto per volta o rischiate di ritrovarvi in pentola un unico blocco di glutine! A questo punto versate la metà bottiglia di passata di pomodoro dolce (io gradisco quella della Cirio), abbassate la fiamma e fate cuocere molto ma molto lentamente. Abbiate cura di girare il tutto spesso perchè tende ad attaccarsi sul fondo.

Aggiungete le 4 foglie di alloro fresche intere e quando il seitan ha preso corpo (in 15 min al max), spegnete e mettete da parte. Prendete una seconda pentola, riempitela d'acqua salata e quando bolle aggiungete i 500gr di misto funghi. Se ne avete (facoltativo), aggiungete anche un cucchiaio di Tamari o salsa di soia. Quando sono cotti, con l'aiuto di uno schiacciapatate strizzateli ben bene a incorporateli al resto.

Sono fondamentali al palato i giochi di consistenze! Fate cuocere finchè il sugo non si è ristretto e consumate la zuppa bella bollente servita o in panini svuotati per l'occasione (uno per commensale) oppure per condire i bucatini! Buon appetito!

 
 
 

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